IN PUNTA DI MATITA & DI PENNELLO

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Monica Sori

Scrivere o dipingere? Sono “nata” giornalista e non posso fare a meno di comunicare anche con la parola.
In questo blog voglio portarvi nel mio mondo, fatto di arte, racconto ed esplorazione.

Dipingiamo insieme!

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Mi piaceva l’idea di condividere con voi un mio lavoro, step by step. Utilizzando tecniche d’effetto immediato e di veloce asciugatura ecco come nasce e si sviluppa un dipinto astratto.

Innanzitutto, come spesso si sente dire, l’arte oggi è soprattutto idea. Quindi, anch’io, prima di iniziare quest’opera e prendere in mano i pennelli (e non solo) ho pensato a come e che cosa dipingere per portarvi davvero dentro ai miei “spazi d’emozione”. Per questo, oltre alle foto, ho realizzato dei brevi video, riprendendo tutto (o quasi) quello che stavo facendo. Qui, ne riporto solo una parte, gli altri li potete vedere sulla mia pagina facebook: Monicasori_art

La preparazione del foglio

Come primo step ho suddiviso il foglio di carta d’incisione in tanti riquadri, di dimensioni simili, ma non uguali, tanti rettangoli, ciascuno praticamente un quadro nel quadro. La base l’ho dipinta con inchiostri: nero, marrone e blu sono i colori che ho scelto. Ho lavorato come se fosse un unico grande spazio (53 x 78 centimetri) non preoccupandomi (perlomeno in un primo momento) delle singole immagini.

Il paesaggio astratto è il mio tema delezione. Non sapevo che cosa sarebbe successo durante il processo creativo, né come sarebbe andata a finire…

Il dripping con il bianco

Adoro Jackson Pollock e la sua tecnica del dripping. Io la utilizzo solo parzialmente, per ottenere alcuni effetti particolari (Nel bianco, Corte a Milano) e soprattutto utilizzando il bianco. Per questo ho spruzzato un po’ di colore acrilico molto diluito e ho lasciato asciugare. Ma queste macchie non mi bastavano, così ne ho create altre, più grandi e definite, con un solvente (la candeggina) che ha cancellato l’inchiostro in alcuni punti specifici. Ecco che cosa è successo.

Confondere le linee, creare un’atmosfera onirica. Il bianco spruzzato mi aiuta

Il collage con sabbia e carta

Volendo evidenziare alcune parti ed entrando nello specifico di alcuni riquadri, sono intervenuta con un’altra tecnica a me cara, il collage, di cui vi ho già parlato in questo stesso blog. Ho applicato della sabbia nera, per portare in primo piano alcune linee dell’orizzonte. Solo parzialmente, però! In altri frammenti mi piace che il cielo e la terra si confondano. Poi è la volte di pezzetti di “carta scritta” e anche delle mie (sempre presenti) bustine del tè.

Un’opera tra realtà ed emozione

Ho lasciato asciugare prima di togliere il nastro adesivo di carta e intervenire con gli ultimi ritocchi. Ora mi accorgo che i vari riquadri assomigliano ai “frame” di una pellicola, un film girato in notturno tra montagne immaginarie. In qualche caso i paesaggi si “toccano”, con macchie in parte casuali in parte create da me, il dripping bianco e poi anche nero conferisce un alone di mistero. Il titolo, a questo punto, mi viene spontaneo: Montagne segrete.

“Vedere e non vedere. Capire e immaginare. Prosa e poesia insieme. È questo l’effetto che cerco: la realtà che si nasconde dietro le emozioni. O è il contrario?”
Montagne segrete, 53 x 78 centimetri, tecniche miste su carta da incisione.
Il video dell’opera finita.