IN PUNTA DI MATITA & DI PENNELLO

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Monica Sori

Scrivere o dipingere? Sono “nata” giornalista e non posso fare a meno di comunicare anche con la parola.
In questo blog voglio portarvi nel mio mondo, fatto di arte, racconto ed esplorazione.

Palazzo Reale a Milano, dove è in corso la mostra Le signore dell'arte, Storie di donne tra '500 e '600.

Le signore dell’arte

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Finalmente a Palazzo Reale a Milano ci sono Le signore dell’arte, fino al 25 luglio. Donne, pittrici, architette, eroine. Scopriamole!

Artemisia Gentileschi è la più nota di tutte, anche per la sua storia di violenza, tanto da farne una femminista “ante litteram”. Mentre nomi come Fede Galizia, Sofonisba Anguissola, Barbara Longhi, Giovanna Garzoni, Lavinia Fontana, Ginevra Cantofoli, solo per citarne alcuni, alla maggior parte delle persone non dicono granché. Qualche volta le loro vite (tormentate) sono più famose dei loro dipinti, spesso perduti. Sono le pittrici, anzi, Le signore dell’arte (Storie di donne tra ‘500 e ‘600) ora in mostra a Palazzo Reale a Milano. Non un fenomeno sporadico, tante figure talentuose e tante donne che con il loro carattere e la loro professione hanno davvero precorso i tempi. E di cui si sente parlare poco.

Madonna del latte di Barbara Longhi.
Particolare del Ritratto di Eleonora Gonzaga I di Lucrina Fetti.

Donne avventurose…

Eppure le storie di queste donne sono racconti avvincenti come romanzi, con viaggi in Italia e all’estero, chiusure in convento, matrimoni e amanti, comportamenti trasgressivi o condotte quasi da sante. In comune, una grandissima forza di volontà, per non rinunciare alla loro passione, per sostenersi a vicenda, per muoversi in un mondo molto maschile (anche più di adesso) tra nobili famiglie e corti europee. Ma, appunto, al di là dei percorsi di vita, è la loro pittura che, finalmente, deve trovare il giusto posto. Perché non è da meno di quella maschile…

I volti delicati e sognanti delle Sibille di Ginevra Cantofoli.

… Pittrici talentuose

L’espressività corporea delle eroine e delle sante di Artemisia, le Madonne di Barbara Longhi, con composizioni tanto semplici da essere modernissime, i volti poetici delle Sibille di Ginevra Cantofoli, i tessuti preziosi ed elaborati della Giuditta di Fede Galizia o dei ritratti di Lucrina Fetti, l’abilità tecnica e la grazia di Giovanna Garzoni, che usa la tempera su pergamena tanto sui ritratti quanto su inconsuete nature morte. È la loro arte che deve sorprendere, più della loro vita. Anche se indubbiamente la seconda influenza la prima, e viceversa. Alla mostra milanese, per la prima volta in Italia, si cerca di far luce su queste artiste affascinanti e misteriose, in una carrellata di opere divise in cinque sezioni, in cui sono narrati i diversi percorsi di formazione e di successo professionale.

“Bisogna avere da natura inclinazione alla virtù, e poi a quella aggiugnere l’esercizio e lo studio come hanno fatto queste quattro nobili e virtuose sorelle” dice Michelangelo di Sofonisba, Lucia ed Europa Anguissola.

Un esempio ancora oggi

Chi sono le eroine, le sante, le figure mitologiche rappresentate in questi quadri se non le loro stesse autrici? Come in uno specchio riflettono i pensieri, i tormenti, le aspirazioni di queste donne d’altri tempi, eppur così attuali. Non solo artiste, in molti casi imprenditrici del loro lavoro, capaci di ottenere commissioni dagli uomini di potere del tempo e di attraversare l’Europa per andare là dove erano richieste. Brave! Direi un esempio ancora oggi.  

“Valente pittrice quanto mai altra femmina” dice di Artemisia Gentileschi il biografo e pittore Filippo Baldinucci.

Maria Maddalena di Artemisia Gentileschi. Il quadro, della Sursock Palace Collection, è stato danneggiato dall’esplosione al porto di Beirut del 2020, ma nonostante le “ferite” mostra la forza espressiva e l’intensità tipiche dell’autrice.